La canzone da avanspettacolo è di Rodolfo de Angelis, portata in scena da Petrolini, e nonostante risalga agli anni '30 (vedi riferimento alla guerra di Spagna), è di grande chiarezza sul problema dei rapporti tra informazione e potere.
Signore, ci parli della radio che frigge in quell’armadio......
Ma si, ma si, si si si si si si
E’ la radio lo strumento che trasmette la rèclame
dal formaggio e dal salame e tu paghi per sentir
cosicchè l’imbonimento che non volle mai sentire
se lo deve oggi subire e pagarlo: per di più
Tatata Tatata, schiocca la frusta e va.....
Tatata Tatata, schiocca la frusta e va.....
E dica, quello che Lei sa intorno al teatro d’oggigiorno
Su dica su, su su su su su su
Il teatro si direbbe che dovrebbe divertire
ma talvolta fa dormire e giammai ti fa sognar;
cosicchè chi vuol vedere veramente una tragedia
può sedersi su una sedia nella Spagna d’oggidì
Tatata Tatata, schiocca la frusta e va...(bis)
Oh caro! Che gliene pare della stampa che dovunque tien la zampa
Ma ma, ma ma ma ma ma ma
Si direbbe che la stampa è la grande informatrice
d’ogni cosa che si dice d’ogni cosa che si fa;
ma se leggi una notizia nelle lingue forestiere
non riesci più a sapere dove sta la verità
Tatata Tatata, schiocca la frusta e va...(bis)
Amico! Se non le dispiace ci parli della pace
Ah ah, ah ah ah ah ah ah
Si direbbe che la pace la si ottiene con la guerra
se ogni stato della terra arma a gran velocità;
sugli scambi son d’accordo: niente grano nè carbone
solo piombo a profusione tutto il mondo scambierà
Tatata Tatata, schiocca la frusta e va...(bis)
E dica: perchè nel mondo ormai non si è tanquilli mai?
Beh beh,
beh beh beh beh beh beh
Si potrebbe star tranquilli con le cose che in eterno
ci ha donato il padreterno ma purtroppo non si può
chè a spartirle ci sta l’uomo con dissimili bilance
cosicchè ci saran pance vuote e piene ad ogni età
Tatata Tatata, schiocca la frusta e va...(bis)